giovedì 12 gennaio 2017

Precedenti commissioni d'inchiesta su banche e banconote

Relazione di Gustavo Biagini e Giacomo Giuseppe Avisi sulle condizione della Banca Romana (PDF 6.2 MB)
Commissione d'inchiesta sulle banche e Commissione per il "plico Giolitti"
1893 marzo 22 - 1894 dicembre 13
  L'inventario riguarda i documenti di due commissioni parlamentari, quella d'inchiesta sulle banche, comunemente definita "Comitato dei sette", costituitasi nel marzo del 1893 e presieduta da Antonio Mordini, e quella incaricata di prendere visione del piego depositato da Giovanni Giolitti, denominata "Comitato dei cinque", che è stata presieduta da Abele Damiani ed ha operato nel dicembre del 1894.

"...la Camera, approvando, nella seduta del 20 dicembre 1893, un ordine del giorno del deputato Cavallotti, decise la stampa di tutti i documenti, tranne (emendamento Di Rudinì) quelli destinati dalla Commissione all'Archivio segreto."
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  • Il "Comitato dei cinque", come fu anche denominata la Commissione, ritenne di escludere dalla pubblicazione l'intero contenuto delle buste nn. 5 e 6. La n. 5 conservava documenti relativi alle trattative per la fusione fra la Banca Nazionale e la Banca Romana, intercorse nell'agosto e nel settembre del 1892; la sesta conteneva 120 lettere, 8 del deputato Francesco Crispi e 102 di donna Lina Crispi, tutte di carattere privato e pertanto da restituirsi agli interessati. La Commissione propose anche di escludere dai documenti che dovevano essere dati alle stampe i nomi delle persone defunte e quelli dei senatori.
Commissione d'inchiesta sul corso forzoso dei biglietti di banca
1868 marzo 10 - 1868 novembre 28
La Commissione parlamentare d'inchiesta sul corso forzoso dei biglietti di banca fu nominata a seguito dell'ordine del giorno presentato dai deputati Tommaso Corsi e Alessandro Rossi e approvato nella tornata del 10 marzo 1868
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  • La schedatura analitica della documentazione ha consentito di evidenziare l'esistenza di lacune talvolta notevoli. Mancano, ad esempio, gli originali delle risposte - ad eccezione di quelle inviate dalla Banca nazionale dl Regno d'Italia e dal Banco di Sicilia - ai quesiti che la Commissione aveva posto a tutti gli istituti di credito esistenti sul territorio nazionale, a tutte le camere di commercio, al Ministero delle finanze e ad altri ministeri, alle società ferroviarie ed altre, e a numerose personalità particolarmente esperte nel campo finanziario. Non si sono, soprattutto, rinvenuti i verbali delle riunioni della Commissione.

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